PROTETTORATO di FAIREYARDH
I miti delle Fate si perdono nella notte dei tempi, vengono tramandati in racconti, canzoni e bassorilievi scolpiti sulla colonna della Luna, là dove sorge la comunità di Faireyardh, il leggendario “Cerchio delle Fate”. Il mito più importante è quello che racconta del lungo viaggio che condusse in queste terre le Signore delle Fate, le sorelle Aluna e Eyrinn. Si dice che le due sorelle siano state condotte in queste terre viaggiando attraverso i sogni, e che attraverso i sogni abbiano ricevuto dalla Luna i segreti della magia fatata.
Le due sorelle si separarono per infondere il loro incantesimo sulle terre chiamate oggi Cerchio dell’Est (governato da Eyrinn) e Cerchio dell’Ovest (la cui signora è Aluna).
Il Cerchio dell’Ovest, chiamato più comunemente Cerchio delle Fate, sorge al centro della foresta di Lankshea. Soltanto molti secoli dopo, attirati dalla magia benefica del Cerchio, giunsero in queste terre gli elfi, e la casata dei Seleidi fondatori del Regno noto come Valle dei Sogni.
L’alleanza stretta dal primo dei Seleidi con la Signora delle Fate è viva ancora oggi, ed è destinata a durare fino alla fine dei tempi. Le terre sotto la giurisdizione delle fate partecipano al governo del Regno inviando un loro Portavoce nel Consiglio della Corona. Le diverse comunità di Faireyardh sono distribuite in maniera abbastanza uniforme nella foresta.
Gli elfi Felestyr hanno un villaggio a sudovest della foresta, mentre a Sudest ci sono gli Ent, a Sud gli Hobbit e a Nord i Centauri. Le Fate e i Folletti sono per lo più nel Cerchio, esattamente al centro della Foresta.
I mercanti che provengono dalle varie zone del regno si raccolgono nella città di Kelkinny, il più grande centro della zona oggi e la “capitale della cultura” del Regno, con 10000 abitanti, oppure al mercato a cielo aperto di Slaigo, una vasta tendopoli ai margini settentrionali della foresta.
All’interno della Foresta di Lankshea non esistono vere e proprie strade, ma le diverse comunità sono collegate tra loro mediante sentieri quasi invisibili agli occhi meno esperti, e sono per lo più percorribili soltanto a piedi.
Il clima è temperato anche di inverno, grazie alla protezione che la foresta offre contro i venti che spirano dalle montagne del Cloudfortshire. La foresta di Lankshea è caratterizzata da una straordinaria quantità di specie arboree, con esemplari che raggiungono dimensioni enormi.
E’ noto che nella zona meridionale del Cerchio ci sia anche una comunità di Ent, alleati della Signora delle Fate. Le leggende dicono che Aluna abbia stretto un patto con alcuni antichissimi draghi che vivono nelle profondità del picco di Lammerick, ma si tratta, per l’appunto, di leggende che fino ad ora non sono mai state provate.
Nella foresta si possono trovare anche svariate specie di funghi e licheni, per non parlare dei fiori, esportati in tutto il regno per la loro bellezza.
Anche le specie animali che vivono nella foresta, in perfetta armonia con le fate, sono moltissime: cinghiali, daini, cervi, alci e lepri, scoiattoli, castori, ermellini, volpi, furetti. Gli animali più pericolosi che si possono trovare sono i lupi e gli orsi. Sul picco di Lammerick si trovano stambecchi, e le rarissime aquile giganti.
Il sostentamento della popolazione è garantito dalla raccolta dei frutti, per quanto la comunità elfica di Felestyr ricorra anche all’allevamento e all’agricoltura, sfruttando le ampie radure all’interno della foresta. Coltivano alberi da frutta, orzo e avena, e allevano pecore, capre e i famosi cavalli di razza Tallaghar. Le api sono fonte di ottimo miele, utilizzato nei più svariati modi. Le fate di Faireyardh hanno imparato ad allevare i bachi, e insegnato agli elfi Felestyr come trarne una seta raffinatissima per i loro abiti.
Le pendici del Lammerick sono particolarmente ricche di pietre preziose, e gli orefici elfica le utilizzano per creare gioielli ricercatissimi molto apprezzati nel resto del regno. Gioielli e stoffe pregiate sono il prodotto che garantisce al Protettorato una elevata ricchezza.
All’interno della Foresta di Lankshea non esistono vere e proprie strade, ma le diverse comunità sono collegate tra loro mediante sentieri quasi invisibili agli occhi meno esperti, e sono per lo più percorribili soltanto a piedi.
La città di Kelkinny
Nata come agglomerato per accogliere le carovane che giungevano da tutto il regno per commerciare con le fate, è diventato una città di dimensioni rispettabili. Le abitazioni sono quasi tutte costruite in legno, a uno o due piani e tetti spioventi, in perfetto stile elfico.
Dal punto di vista architettonico le case sono molto semplici, ma abbellite da decorazioni, fregi e pitture, e colorate con tinte molto vivaci.
Kelkinny è un centro molto vivace, con due teatri e diverse arene dove si tengono continuamente concerti musicali.
Se Tempsluent può essere considerata la capitale politica, il Molo dei Mercanti quella economica, e Cloudfort quella religiosa, Kelkinny si assicura il titolo di “capitale della cultura” del Regno.
Il picco di Lammerick
Su questa imponente montagna, unica nelle pianeggianti terre delle Fate, risiede la Rocca degli Immortali, dove risiedono antichi guerrieri nominati Protettori delle Fate. Nelle leggende e nelle canzoni di tutto il regno si dice che i Protettori delle Fate siano gli ultimi membri di una razza di Immortali, oppure fate che millenni fa hanno abbandonato la strada delle loro sorelle per dedicarsi interamente all’arte della guerra. Molti mettono in dubbio la credibilità della leggenda, sostenendo che i Protettori siano soltanto una leggenda per spaventare i nemici delle fate. Leggenda o no, un Immortale almeno esiste di sicuro. Sir Willem il Druido, il più abile combattente del Regno.
Comunità
Le diverse comunità di Faireyardh sono distribuite in maniera abbastanza uniforme nella foresta.
Gli elfi Felestyr hanno un villaggio a sudovest della foresta, mentre a Sudest ci sono gli Ent, a Sud gli Hobbit, e a Nord i centauri. Le fate e i folletti sono per lo più nel Cerchio, esattamente al centro della Foresta.
Il mercanti che provengono dalle varie zone del regno si raccolgono nella città di Kelkinny, il più grande centro della zona, con 10000 abitanti, oppure al mercato a cielo aperto di Slaigo, una vasta tendopoli ai margini settentrionali della foresta.
Cultura
L’alfabetizzazione è diffusa anche nei piccoli villaggi. Le fate non hanno una tradizione scritta per il loro linguaggio, ma imparano a leggere e scrivere l’elfico e la lingua degli uomini.
Gli abitanti del Protettorato hanno un grande amore per la danza, il canto e il teatro: suonano liuti, flauti e arpe, e le loro danze sono bellissime e vivaci.
Spiritualità
Tutti i membri del Popolo Fatato hanno un ciclo di vita molto lungo: i centauri vivono almeno 150 anni, gli elfi alcuni secoli. Le fate sono virtualmente immortali.
I centauri, gli elfi e le fate vicini all’età adulta sono chiamati a svolgere per un periodo di tre anni qualche servizio per la comunità, di norma come guardiani della foresta. Tutti i membri della comunità di Faireyardh che raggiungono l’età adulta secondo gli standard della propria razza sono virtualmente eleggibili come Delegati del Consiglio Maggiore.
Le Fate credono nella reincarnazione delle anime fino a quando esse non raggiungono il fine imperscrutabile a loro assegnato dalla Grande Madre Luna, cui sono devote. Al raggiungimento di questo fine, la morte definitiva coincide con il raggiungimento della Terra dei Sogni, accanto alla Dea Luna.
Tutte le Fate che muoiono (generalmente per morte violenta, visto che il loro ciclo di vita è virtualmente immortale) vengono sepolte sotto le radici di un albero da loro scelto quando erano ancora in vita. Avvenuta la sepoltura la Sacerdotessa cerchia il tronco dell’albero con un simbolo runico. Quando il simbolo scompare, si dice che l’anima si sia reincarnata.
La religiosità delle fate ha fortemente influenzato la popolazione elfica.
Un altro insegnamento della Prima Stirpe alla Seconda è stato il grande amore per la natura e per le sue creature. Le Fate parlano di armonia con la natura: non utilizzano sovente legna per costruire, e se lo fanno, sono attente a tagliare gli alberi giusti e a piantarne di nuovi. Cacciano e pescano soltanto alcune specie, soltanto nei periodi adatti dell’anno, e soltanto in occasioni speciali.
Le Fate e la magia
Il rapporto delle fate con le arti magiche è improntato ad una maggiore tolleranza rispetto agli elfi e agli umani, forse a motivo del loro ordinamento politico meno strutturato. In ogni caso c’è da dire che la Necromanzia ha sempre disgustato le fate, quindi il suo sviluppo è sempre stato nullo a Lankshea, anche prima del Regio Decreto contro la Necromanzia.
Di solito le incantatrici fate e i maghi elfi sembrano più coscienziosi dei loro colleghi umani, più preoccupati delle conseguenze delle loro azioni. Non esistono scuole di magia a Faireyardh, di solito l’apprendimento avviene da parte di singoli maestri a gruppi di discepoli.
Piatti e bevande tipici
I piatti delle fate e dei folletti sono tradizionalmente a base di frutta, mentre elfi e centauri preferiscono la cacciagione, unita a spezie particolari.
I dolci sono molto amati sia dalle fate che dagli elfi, e sono un complemento essenziale a tutti i banchetti. La torta a base di latte e miele è una vera leccornia. Dal miele si ricava anche uno speciale sidro, molto dolce e non particolarmente forte.
Altra bevanda molto apprezzata, specialmente dai centauri, è il vino
Organizzazione Politica
Una volta ogni dieci anni avvengono le elezioni del Consiglio Maggiore, composto da: 7 fate di Faireyardh, 7 elfi di Felestyr, 7 folletti di Skibberdeen, 7 centauri di Lun Daoghaire, 7 hobbit da Dooney, 4 umani da Kelkinny e 3 Ent, per un totale di 42 Delegati.
I delegati rappresentano la popolazione del Cerchio, ciascuno per la propria razza, e prendono decisioni per votazione, qualora vengano discusse questioni che interessano l’intero Cerchio.
La Signora delle Fate governa il Protettorato, con l’aiuto di alcuni consiglieri esperti che la affiancano nelle decisioni:
– il Portavoce del Cerchio rappresenta il Protettorato di Faireyardh al Consiglio della Corona. E’ da sempre una fata, scelta personalmente da Madre Aluna tra le sue Figlie dirette.
– il Consigliere per i Commerci, scelto dalla comunità umana, con il compito di occuparsi dei rapporti commerciali con gli altri feudi del Regno
– il Consigliere delle Arti Magiche si preoccupa di tutte le questioni di magia, in particolare assicurandosi che non vengano applicati incantesimi in maniera contraria al credo delle Fate. Il consigliere è eletto tra gli Elfi Felestyr. Il consigliere delle Arti Magiche affianca la Signora delle Fate anche sulle questioni religiose, legati alla eventuale presenza di culti di divinità delle tenebre.
– Il Consigliere dell’Armonia Naturale, eletto tra i Hobbit di Dooney, si assicura che vengano rispettate le specie animali, sovrintendendo dunque alle attività di caccia e pesca.
– Il Consigliere del Cammino Segreto, eletto tra i Folletti di Skibberdeen, si occupa della gestione delle risorse del sottosuolo del Cerchio, in particolare delle preziose miniere di gemme.
– Il Consigliere della Foresta, scelto tra gli Ent, si assicura che vengano rispettati gli alberi e la flora in genere.
– Il Consigliere Militare, scelto tra i Centauri di Lun Daoghaire, si occupa della difesa del territorio, prendendo il comando delle milizie di Faireyardh.
I 48 delegati vigilano sull’attività dei diversi Consiglieri, richiedendo, se insoddisfatti del loro operato, una votazione plenaria. Inoltre essi rappresentano gli interessi delle comunità di cui fanno parte, quindi portano all’attenzione della Signora delle Fate e dei Suoi consiglieri eventuali problemi dei loro villaggi.
Organizzazione Militare
I confini della Foresta sono presidiati dai Guardiani della Foresta, pattuglie miste di elfi, centauri e fate guerriere. Non hanno armature di metallo, ma corazze e stivali di cuoio, mantelli dai grandi cappucci che sono colorati di verde e marrone per aiutarli a mimetizzarsi meglio.
La città di Kelkinny e il mercato di Tervor sono presidiati da un corpo di guardia permanente, di dimensioni variabili a seconda del periodo dell’anno, delle ricorrenze, e della generale situazione politica del regno. La zona di Faireyardh è di norma molto tranquilla.
Personaggi Importanti
Madre Aluna, Signora delle Fate
La Signora delle Fate del Cerchio è una delle più potenti creature magiche di queste terre. La sua bellezza è assolutamente aliena, unica, scolpita in eterno dalla sua natura immortale. Tutte le Fate del Cerchio sono figlie della sua magia. E’ noto il suo talento, assolutamente unico, di viaggiare attraverso i sogni percorrendo distanze impossibili e raggiungendo chiunque ella desideri. Due anni fa, venne rapita insieme alla maggior parte delle sue Figlie dai cultisti del Dio Guerriero del Crepuscolo. Incarcerata nel profondo dei sotterranei del Tempio delle Nebbie, Aluna assisté all’agonia e alla distruzione delle sue Figlie e subì terribili torture, culminate con l’amputazione delle ali. Tornata al suo antico splendore, non è riuscita a restituire al suo viso la serenità di un tempo, e anche il suo sorriso è velato da una smorfia malinconica. Si dice che abbia concesso il suo amore terreno una volta soltanto, a un mortale. Le voci dicono che si tratti di lord Parsifal: questo spiegherebbe sia il grande affetto reciproco, sia l’aspetto estremamente giovanile, a dispetto dell’età, del Duca di Cloudfort.
Sir Willem, l’Immortale
Sir Willem è nominato ufficialmente il Protettore delle Fate. Cavaliere dell’Ordine della Corona, insignito del Titolo da Sua Maestà Linnea Seleide Isilva come premio per il valore dimostrato sia nella guerra di Kromdar che nell’impresa per la liberazione di Aluna, Willem è considerato il più abile spadaccino del regno. La sua risata aperta e la sua propensione per i vizi mortali gli hanno fatto guadagnare, da parte degli amici più stretti, il soprannome di “Willem l’Immorale”.
Lady Aminah
Portavoce del Cerchio
Aminah è una delle Figlie di Madre Aluna sopravvissute al massacro del Dio Guerriero.
Come tutte le fate del Cerchio, potrebbe essere scambiata per un’adolescente umana, pur avendo vissuto alcune centinaia di anni. Rappresenta Madre Aluna al Consiglio della Corona, dove ha conquistato con il suo fascino discreto una buona parte dei delegati. A dispetto delle apparenze fragili e innocenti, Aminah è intelligente, decisa e astuta. Indossa abiti elegantissimi, preferibilmente in bianco, e la sua apparizione alle feste di corte suscita sempre l’ammirazione dei cortigiani.
Sir Luìs de Lavirette
Consigliere per i Commerci
Sir Luis, Barone di Kelkinny, ricopre l’incarico di Consigliere per i Commerci in virtù della sua abilità di mercante. E’ noto per il suo modo di vestire quanto meno bizzarro, con abiti elegantissimi arricchiti da pizzi e da un trionfo di piume sul cappello. E’ un damerino dai modi ineccepibili e lo sguardo annoiato. Possiede una fortuna personale considerevole, frutto di abili manovre commerciali che, peraltro, hanno assicurato la prosperità dell’intera Kelkinny. E’ sempre circondato da uno stuolo di maggiordomi in livrea e procaci cameriere pronti a soddisfare ogni sua richiesta
Lord Dagonas Felestyr del clan Felestyr
Consigliere delle Arti Magiche
Il signore degli elfi del clan Felestyr è anche il massimo esperto di magia del territorio. E’ il maestro di tutti gli elfi, fate e folletti che decidono di dedicarsi all’arte magica. Dagonas è nobile di aspetto e di modi pacati, trasmette forza e carisma. Il suo popolo crede ciecamente in lui, e le razze alleate lo rispettano. I suoi allievi lo adorano.
Elwin
Consigliere dell’Armonia Naturale. Questo anziano hobbit è a capo della comunità di Dooney ormai da tempo immemore. E’ noto anche per essere uno stregone, di talenti molto limitati, ma che per gli standard del suo popolo sono portentosi. Alla veneranda età di 235 anni, la sua memoria fa spesso cilecca. Alla Fiera di Mezza Estate, uno degli eventi più amati dalla popolazione Hobbit del Cerchio, Elwin nomina tra i giovani hobbit il suo apprendista mago
Abelardo
Consigliere del Cammino Segreto
Abelardo è il signore dei Folletti di Skibberdeen. Come tutti i folletti, ha un accento particolarissimo e piuttosto divertente a sentirsi. Nulla potrebbe spegnere dal suo volto un sorriso davvero eterno, e sembrerebbe non prendere mai nulla sul serio. Governa con saggezza sul suo popolo, che prospera da millenni ai margini del Cerchio delle Fate, vivendo in armonia con le creature circostanti
Zan il Centauro
Consigliere Militare
Dopo una lunga vita avventurosa trascorsa in tutte le terre del Regno, e anche oltre, Zan ha deciso finalmente di portare gli zoccoli sulla via di casa. Tornato a Lun Daoghaire dopo alcuni secoli, è stato accolto come un eroe ed è stato acclamato, a furor di popolo, come Sommo Tessiarca. E’ nota la sua amicizia con il borgomastro di Tempsfluent, Black Wolf. Il centauro e il lupo mannaro si ritrovano talvolta in epiche bisbocce che non di rado si concludono in una rissa, una sbornia colossale e una taverna sfasciata…
Il Consigliere della Foresta
Nulla si sa del popolo degli Ent che vive nel Cerchio delle Fate. Soltanto Madre Aluna e gli altri Consiglieri conoscono il nome e l’aspetto del Portavoce nominato dagli Ent a rappresentarli, e a ricoprire il ruolo di Consigliere della Foresta. Gli Ent vigilano sulle piante e i fiori della foresta, assicurandosi che crescano e contribuiscano, con il loro respiro vitale, a rafforzare la magia delle fate.
Le Fate ed Aluna
Le Fate e il Mito della Traversata del Sogno
I miti delle Fate si perdono nella notte dei tempi, ma vengono tramandati in racconti, canzoni e bassorilievi scolpiti sulla colonna della Luna, là dove sorge la comunità di Faireyardh, il leggendario “Cerchio delle Fate”.
Il mito più importante è quello che racconta del lungo viaggio che condusse in queste terre le Signore delle Fate, le sorelle Aluna e Eyrinn. Si dice che le due sorelle siano state condotte in queste terre viaggiando attraverso i sogni, e che attraverso i sogni abbiano ricevuto dalla Luna i segreti della magia fatata.
Le due sorelle si separarono per infondere il loro incantesimo sulle terre chiamate oggi Cerchio dell’Est (governato da Eyrinn) e Cerchio dell’Ovest (la cui signora è Aluna).
Il Cerchio dell’Ovest, chiamato più comunemente Cerchio delle Fate, sorge al centro della foresta di Lankshea. Soltanto molti secoli dopo, attirati dalla magia benefica del Cerchio, giunsero in queste terre gli elfi, e la casata dei Seleidi fondatori del Regno noto come Valle dei Sogni.
L’alleanza stretta dal primo dei Seleidi con la Signora delle Fate è viva ancora oggi, ed è destinata a durare fino alla fine dei tempi. Le terre sotto la giurisdizione delle fate sono note come Protettorato di Faireyardh, che partecipa al governo del Regno inviando un suo Portavoce nel Consiglio della Corona.
Nei loro miti, le Fate del Cerchio si definiscono come “la Prima Stirpe”: chiamano gli elfi “Seconda Stirpe” e gli uomini “Terza Stirpe”.
Questa di Aluna è la vera storia,
o per lo meno è ciò che rimane della sua memoria.
Quella che vi sto per raccontare è la storia di Aluna, figlia di Quarah e Tauro, e di come lei e sua sorella Eirynn diventarono le custodi della porta dei sogni.
Il compito affidato da Grande Spirito della Montagna non fu facile, per questo le due sorelle spesso inciamparono negli incubi e tutt’ora capita loro farlo, quando, nei momenti di debolezza, l’Odio e la Rabbia riescono a raggiungerle…..
……Si preannunciava duro, quell’inverno, accompagnato fin dall’inizio dal cadere leggero di morbidi fiocchi di neve…e mentre fuori stava prendendo forma quella soffice coperta bianca, Quarah, ormai arrivata a quel punto della vita in cui ci si accorge che non si è più così giovani per fare certe cose e si è diventati troppo vecchi per rimediare a delle altre, osservava le forme eleganti delle fiamme, seguite dal crepitare allegro della legna che ardeva nel focolare.
Suo marito era alla locanda, come al solito, a brindare con dei vecchi amici e le figlie sarebbero rincasate di lì a poco.
La giornata ideale per starsene al calore del suo focolare e farsi assalire da pensieri e ricordi…..e quel giorno le tornò alla mente la sera in cui quella ragazza di appena 18 anni, aveva deciso di andare al ballo del paese.
Sembrava che tutto fosse accaduto tanti e tanti secoli fa e di quella ragazza non rimaneva che l’ombra.
…..Aveva deciso di uscire, non perché ne avesse realmente voglia, ma per sentirsi in mezzo ad altri esseri umani, per non sentirsi morta dentro, per essere considerata una “ragazza”, una semplice ragazza che stava insieme ad altri ragazzi della sua età…..aveva 18 anni, tanta voglia di fuggire e la convinzione che così facendo avrebbe finalmente potuto cambiare la sua situazione.
Ma che fuggendo non si risolve niente, lo avrebbe imparato molto tempo dopo.
Così conobbe il suo futuro marito, Tauro, uno dei pochi ragazzi con cui aveva parlato e che non le aveva messo le mani addosso.
Da cosa nasce cosa, si sa, e Quarah, quasi senza rendersene conto, si era ritrovata sposata ed era andata a vivere nella casa di un paese sperduto tra i monti, abbastanza lontana dai suoi ricordi e dai suoi problemi.
L’11 gennaio di quell’inverno, dette alla luce la piccola Aluna e di lì a due anni, nacque anche la sorellina, Eirynn.
Aluna ed Eirynn crebbero in quel paese, che sembrava quasi incantato, tant’era lontano e sperduto, scuotendo con le loro voci chiassose e vivaci il sonno dello spirito dell’Eterna Montagna.
Impararono da Lui i segreti che potevano nascondere le piccole cose, conobbero la saggezza del fiume e la pace dei boschi, riuscirono a far sì che la natura diventasse parte di loro, in modo tale da poter sentire i suoi cambiamenti, come l’arrivo dell’inverno e il susseguirsi delle stagioni.
Appresero poi che tutto aveva un suo preciso ordine che non doveva essere intaccato, tutto aveva una sua anima e che la mente avrebbe permesso agli uomini di fare grandi cose, se solo essi credessero nella sua potenza.
Solo con la mente, infatti, si può arrivare a toccare la vetta del monte più alto, a fare il giro del mondo, a creare le cose più belle, ma anche a distruggere tutto…..essa, quindi, può essere anche strumento pericoloso e per questo va saputa usare bene…..è alla portata di tutti, ma solo pochi riescono a “vederla” e usarla; e di questi pochi, ancora meno lo sanno fare nel modo giusto.
La solitudine e l’isolamento, iniziarono a farsi sentire e a distruggere poco a poco la serenità e la spensieratezza delle due sorelle, diverse dagli altri, sole contro tutti, le quali non avevano altro che la compagnia della Montagna, il sospirare del Vento, la saggezza del Fiume, il silenzio delle Farfalle.
Iniziarono così ad odiare il grande Spirito e tutte le cose che da lui derivavano, il mondo dove erano vissute fino ad allora e tutti i loro ricordi….l’Odio e la Rabbia adesso abitavano dentro di loro e di loro stavano distruggendo ogni pensiero, dalla fantasia alla voglia di vivere.
Il Loro scopo era quello di impossessarsi dei sogni (unica porta che possa legare gli uomini al Grande Spirito), e dominarli; poiché è risaputo che dal momento in cui l’Uomo smette di sognare, smette anche di sperare e di credere ed inizia ad odiare.
L’incubo dell’uomo inizia da quando egli si rende conto che sta vivendo, semplicemente vivendo e che prima o poi dovrà morire; sogni e speranze allora sono tutti inutili, fanno parte di un altro mondo che egli reputa meno importante, in quanto serve solo a farlo evadere dalla realtà, a rifugiarsi dai problemi e a farlo sentire un vigliacco.
Aluna ed Eirynn si stavano lasciando trascinare in quel vortice di delusioni dal quale poi è difficile uscire.
L’Odio e la Rabbia, antagonisti dell’Amore e della Felicità in quell’eterno conflitto per il dominio del Mondo, derubano l’uomo dei suoi sogni, occupano il loro posto nella sua mente e così facendo arrivano a dominarla.
Molti uomini in passato ne erano diventati vittime a loro insaputa e molti altri ne sarebbero diventati nel corso dei secoli futuri.
Per fortuna tra quei tanti, c’è chi riesce a cogliere l’aiuto del Grande Spirito e a trovare la propria strada…..Aluna ed Eirynn, sebbene ancora non ci credessero (o non lo volessero ammettere), erano due ragazze forti e l’Odio e la Rabbia non riuscirono ad impossessarsi dei loro sogni.
Il legame che avevano con lo Spirito era così forte che riuscì a mantenere intatto il loro mondo dei sogni nonostante esse avessero perso ogni valore.
La grande Essenza una notte, si presentò nei sogni delle due sorelle, purificò i loro cuori con parole sagge, profonde, capaci di spazzare via anche la più piccola traccia di Odio che in essi albergava.
Essa conferì alle due sorelle il potere di mantenere intatti i sogni, di non far mai offuscare la luce della speranza, di poter donare la pace ad ogni uomo…Ed era proprio un profondo senso di pace che adesso invadeva l’animo di Quarah, rimasta a fissare il focolare, ormai spento……
A-Luna dedico il mio canto,
poiché di ognuno di noi essa conosce il pianto.
A Lei, paladina dei sogni,
che dal cielo ci guarda
e conosce i nostri più intimi bisogni.
Luna, Luna, signora del cielo,
che domini le stelle
e sai sempre il vero.
Terra fantastica,
rifugio di ognuno, porta magica
che non appartiene a nessuno.
Lontano singhiozzo,
placido silenzio,
che dona serenità
ed ha la voce del vento.
Presso di te,
una triste notte un’anima trovò riparo:
era angustiata e stanca di girovagare,
e tu le permettesti di riposare.
….E l’anima, riconoscente,
con te restò per sempre;
usò il tuo nome per farti onore,
incidendoselo sulle pareti del suo cuore.
Dal Cielo, adesso, sorvegliate i sogni dell’uomo
E attraverso le stelle,
che sono i suoi occhi,
fate di tutto affinché il Male non li tocchi